Può sembrare per lo meno strano riferirsi al 2020 come all’anno zero per l’efficienza energetica. Ma se analizziamo gli ultimi anni di storia di questo mercato, ci rendiamo conto che la cosa ha un suo perché.
Facciamo un passo indietro, ripercorrendo la storia di GBSOLS, che è simile a quella di altre società del settore: nel 2012, dopo un’esperienza molto positiva nel mercato del fotovoltaico iniziata nel 2006, capiamo che è il momento giusto di espandere il nostro ambito di azione all’efficienza energetica. Partendo da un team tecnicamente già preparato, iniziamo a completare la nostra formazione per coprire la maggior parte degli ambiti dell’efficienza energetica. Ci rendiamo presto conto che, nonostante l’argomento fosse già menzionato come un ambito di grande interesse che privati cittadini, pubbliche amministrazioni e imprese avevano quasi l’obbligo di analizzare, la realtà era che dietro al termine formale si nascondeva un po’ di tutto.
A livello tecnico, si cercava di far passare come efficienza energetica praticamente qualunque tipo di intervento, anche quelli che fino al giorno prima erano puri interventi impiantistici tradizionali (ad esempio le caldaie a condensazione).
A livello di utenza, l’unica attenzione reale era legata agli obblighi normativi e agli incentivi, per cui i privati erano focalizzati sulla contabilizzazione separata del calore, il pubblico sul conto termico, e le imprese sui certificati bianchi.
Seguendo la definizione di E. Rogers nella curva di adozione delle nuove tecnologie, saremmo nella fase in cui sono gli innovators gli unici interlocutori possibili.
E la cosa è continuata per un po’ di tempo. Quando, qualche anno dopo, abbiamo provato ad entrare sul mercato parlando di Power Quality con un approccio un po’ innovativo, guardando alla causa del problema, quindi al carico, la reazione è stata ugualmente tiepida. Sicuramente non avevamo un brand forte alle spalle che ci permettesse di presentarci ad un pubblico di massa, ma eravamo convinti che interloquendo con controparti tecniche all’interno di aziende strutturate, ci sarebbe stato almeno interesse. E in parte così è stato, ma ad un numero consistente di incontri e di offerte, nonostante nel frattempo ci fossimo certificati come ESCo e fossimo quindi anche in grado di garantire quello che i numeri confermavano in maniera evidente, la risposta del mercato non arrivava.
La convinzione era sempre di più che l’efficienza energetica era vista come un’ottima opportunità, ma in fine dei conti le priorità erano altre.
Per noi, come altre piccole realtà del settore che con grande entusiasmo continuavamo a proporre soluzioni con tempi di rientro molto interessanti, ma che non stimolavano più di tanto l’interesse dei clienti finali, sono stati anni difficili, in cui alle difficoltà quotidiane si sommavano i dubbi su quale strada avesse senso percorrere nel lungo periodo.
Neanche gli aspetti normativi sembravano aiutare, nonostante qualche buon impulso dato ad esempio dal D.L. 102/2014 (che obbligava le aziende energivore ad effettuare la diagnosi energetica) o, in seguito, dal super e iper-ammortamento (che permetteva di maggiorare il costo di acquisizione dei beni materiali strumentali nuovi, ai fini delle imposte sul reddito, convertito dal 1° gennaio 2020 in credito d’imposta).
Fino al 2018 il mercato manteneva una crescita limitata ma costante, con addirittura una fase di rallentamento della crescita in quell’anno rispetto agli anni precedenti. Unica eccezione il comparto industriale nella sua componente di efficientamento dei processi produttivi.
Questo trend è confermato anche dall’Energy Stategy Group nel loro classico report di giugno (Energy Efficiency Report), in cui analizzano andamenti e trend del settore efficienza energetica.
In attesa di avere i dati consolidati del 2019, si può però anticipare quella che è stata la percezione basata sul confronto quotidiano con il mercato dell’efficienza energetica: incontri con clienti sempre più interessati all’argomento, normative che incentivano gli interventi sia nel pubblico che nel privato (a livello residenziale, terziario e aziendale), aumento della concorrenza, anche se non sempre di qualità, e per finire budget di spesa ancora limitati, ma sicuramente una sensazione di maggior focalizzazione sull’argomento. E le prospettive del mercato sono sicuramente incoraggianti per gli anni a venire.
Quindi perché definire il 2020 come l’anno zero per l’efficienza energetica? Se il 2018 si posizionava sulla curva ‘as-is’, nonostante il parziale calo sui servizi ausiliari aziendali, le impressioni sul campo ed il grafico seguente permette di guardare al futuro con un maggiore, se pur cauto, ottimismo.
Se rimaniamo sulla curva ‘as-is’ come possibile tendenza per il 2020, vediamo una crescita del 10% per l’efficienza energetica nel comparto industriale e +22% per il processo produttivo. Valori che salgono a +22% e +46% per il 2022.
Per quanto riguarda noi, in GBSOLS viviamo una fase di consolidamento sia a livello tecnico che commerciale:
- Un sito web rinnovato, in cui trova spazio anche un blog tematico
- Case history consolidate su clienti di prima fascia nel loro mercato di riferimento, a conferma della validità delle soluzioni su cui abbiamo investito molto tempo prima di proporle sul mercato
- Collaborazione commerciali strategiche con grandi partner a livello nazionale e internazionale, che garantiranno una forte presenza sia sul mercato terziario che industriale, senza trascurare il residenziale e gli enti pubblici
- Un team tecnico con esperienza ormai pluriennale nel settore ed in modalità apprendimento continuo
- Partner tecnici di altissimo profilo, per una gamma di soluzioni innovative da fornire (anche in esclusiva) sul mercato Italiano in questi settori:
- Monitoraggio dei consumi – ormai sempre più elemento chiave nella gestione mirata e strutturata di un sistema edificio impianto (in linea con il detto “Non puoi gestire quello che non puoi misurare”), a conferma della connessione imprescindibile tra efficienza energetica e IOT;
- Miglioramento della Power Quality – ottimizzazione del fattore di potenza, riduzione delle componenti armoniche, sia a livello centralizzato che sui singoli carichi
- Sistemi per l’efficientamento energetico di clienti multisito (retail, GDO, catene della ristorazione, Real Estate, Facility Management, etc.) – regolazione e controllo remoto dei sistemi di condizionamento, di riscaldamento e dei carichi principali, sistemi di controllo delle luci basati su sensori di presenza e di occupazione, riduzione costi frigoriferi basato sul mantenimento temperature del prodotto e non dell’aria
A tutto questo si affiancano poi le soluzioni basate sulle energie rinnovabili, a partire dal fotovoltaico che sta vivendo una seconda giovinezza, con un rapporto qualità prezzo inimmaginabile dopo il rallentamento degli ultimi anni seguenti al picco del periodo 2009-2011 ‘drogato’ dagli incentivi in conto energia.
Non ci resta a questo punto che augurare un fantastico 2020 a tutti, invitando chi interessato agli argomenti da noi proposti a seguire regolarmente le informazioni sul nostro sito e a contattarci senza impegno anche solo per condividere esperienze o valutare possibili ambiti di collaborazione.
